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16 Desember 2018 Nazionale Avvisi

Scuola in ospedale, così 740 maestri in camice bianco aiutano a garantire la continuità didattica a bambini e ragazzi

Lo scorso anno scolastico a usufruire di questo servizio previsto dalla legge sono stati 69.290 bambini della scuola dell’infanzia e primaria e 6000 della secondaria di secondo grado. Mentre l’istruzione domiciliare è stata fatta per un totale di 64.715 ore per un totale di 1.310 progetti

di Alex Corlazzoli | 26 dicembre 2018

 

Sono 740 i maestri con il camice bianco che ogni giorno nell’anno scolastico 2017/2018 hanno permesso a oltre settantamila studenti di continuare le lezioni anche se ammalati. Sono i numeri dell’esercito della scuola in ospedale: 200 sezioni, 18 scuole polo capitanate da Tiziana Catenazzo, dirigente dell’istituto comprensivo Peyron di Torino, capofila nazionale di un progetto che al ministero definiscono “un modello di eccellenza”.

Lo scorso anno scolastico a usufruire di questo servizio previsto dalla legge sono stati 69.290 bambini della scuola dell’infanzia e primaria e 6000 della secondaria di secondo grado. Mentre l’istruzione domiciliare è stata fatta per un totale di 64.715 ore per un totale di 1.310 progetti. Il tutto reso possibile grazie ad un finanziamento ad hoc previsto dal Decreto ministeriale 851/17 che ha messo a disposizione un milione di euro. “La scuola in ospedale è un’opportunità: è la famiglia che chiede la presa in carico da parte della sezione ospedaliera del ragazzo. Normalmente viene richiesta specialmente per le degenze più lunghe. Funziona esattamente – spiega la professoressa Catenazzo che solo in Piemonte può contare su 14 sezioni e 60 docenti nei sanitari – come l’istruzione fuori dall’ospedale: è scuola a tutti gli effetti. Dal punto di vista normativo delle procedure è identica sia in termini di durata che di valutazione”.

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