Ministero dell'Istruzione Accedi
Senza titolo-10
17 Januarie 2019 Nazionale Formazione

Perché un master di II livello a Torino sulla scuola in ospedale?

Intervista al Prof. Stefano Geuna, ordinario di anatomia umana all’Università di Torino, presidente CdS Magistrale Scienze della Riabilitazione e CdS Riabilitazione psichiatrica e direttore del Master.

 

Prof. Geuna, a quali esigenze formative risponde il Master?

Il Master nasce con l’obiettivo di fornire conoscenze aggiornate agli insegnanti e agli educatori per l’utilizzo di metodologie didattiche (e quindi comunicative) con il bambino ospedalizzato, per una migliore cura educativa.

 

Migliori conoscenze anche sul piano medico e clinico?

Sì, abbiamo previsto insegnamenti in anatomia, pediatria, oncologia, neurologia e neuropsichiatria infantile, psichiatria dinamica, patologia generale, igiene ed epidemiologia, genetica, elementi di malattie infettive e virali, psicologia perché nel corso di un’ospedalizzazione, gli insegnanti sono parte fondamentale dell’équipe terapeutica, e aiutano i bambini e i ragazzi ricoverati a canalizzare fantasie, paure ed esigenze, sostenendo anche il nucleo familiare e gli stessi operatori sanitari nel processo di cura. Il docente ospedaliero deve saper modificare le proprie competenze pedagogiche e docimologiche per adattare e promuovere modelli educativi e relazionali flessibili, adatti a contesti diversi e alle diverse situazioni esistenziali, sviluppando una cultura della progettazione individualizzata centrata sull’allievo.

 

Quindi al Master i docenti acquisiscono competenze di cura?

La cura educativa e psicosociale del bambino e della sua famiglia non sono un aspetto accessorio nella terapia del bambino ospedalizzato, bensì un elemento fondamentale del processo di cura: è ormai largamente dimostrato come la creatività, il gioco e lo studio siano mezzi attraverso i quali sia possibile strutturare un rapporto con il mondo esterno, esprimere e comunicare sentimenti, controllare situazioni, rovesciare i ruoli, esprimere l’aggressività, rimettere in scena in maniera attiva ciò che si è dovuto sperimentare passivamente. Nel corso di un’ospedalizzazione, aiutare i bambini a canalizzare fantasie, paure ed esigenze, significa sostenere tutto il nucleo familiare e gli stessi operatori sanitari in un processo di cura completo. Il ricovero in ospedale rappresenta, quasi sempre, una perdita dei punti di riferimento e la presenza della scuola, soprattutto per pazienti molto giovani, costituisce, invece, un “legame di continuità con la realtà esterna”. Perciò è corretto affermare, che “la scuola è parte integrante del processo di cura”. Una presenza “rassicurante” non soltanto per i giovani pazienti ma anche per le loro famiglie. Il docente ospedaliero deve possedere specifiche competenze di osservazione e capacità di intervento didattico per promuovere, attraverso modelli educativi e relazionali flessibili, la cultura della migliore progettazione individualizzata.

 

Il Master rappresenta anche un’opportunità di migliore collaborazione con il personale sanitario e le famiglie?

L’erogazione di adeguati servizi educativi ai giovani malati costituisce una area di collaborazione fondamentale tra medici, educatori e genitori e rappresenta uno dei fattori più importanti nel mitigare le conseguenze a lungo termine di malattia e terapie. La scuola in ospedale, realtà ancora poco conosciuta, interviene come un ponte ideale tra la quotidianità e l'ospedalizzazione, che permette al bambino/adolescente di non pensarsi “tutto malato”, lo aiuta ad affrontare la patologia nella sua evoluzione, a rappresentarsi, a mantenere attive le sue parti sane e a relazionarsi nel gruppo come soggetto attivo e non solo ferito o bisognoso di cure.

 

Un Master all’avanguardia, quindi, ma forse, in un certo senso, “accessorio” rispetto alle competenze didattico-metodologiche specifiche di un insegnante?

Certamente un Master innovativo, proprio per la variegata gamma dei contenuti proposti e degli aspetti esaminati. Ma è in virtù di essi che il Master non può definirsi “accessorio” bensì basilare, per un’appropriata efficacia formativa del docente SIO: solo una formazione omnicomprensiva predispone l’insegnante alla considerazione dei molteplici fattori che intervengono sulla crescita psicofisica dell’alunno. Ed infine, un Master arricchente per entrambi i mondi della salute e dell’istruzione, apparentemente distanti: in realtà, in un’ottica di medicina olistica, lo scambio osmotico di informazioni tra docente e medico non può che rafforzare l’azione sinergica rivolta al benessere di bambini e ragazzi.

 

Link: http://www.dscb.unito.it/do/home.pl/View?doc=master.html

 

Bando Master Scuola in Ospedale a.a. 2018/19

Logo Miur

INFORMAZIONI UTILI

Faq

SEGUICI SU